“L’essere”, per Heidegger, è il ‘trascendens’; cioè “trascende l’ente”, pur essendo sempre l’essere dell’ente; ma questa trascendenza tende a costituirsi, in Heidegger, come separazione dell’essere rispetto alla totalità dell’ente; ,sì che l’ “essere”, così separato, non è più qualcosa che possa essere colto fenomenologicamente, ma qualcosa che deve essere raggiunto da un’inferenza metafisico-metaempirica”.
(Emanuele Severino, Heidegger e la metafisica, Adelphi, 1994, p. 25)
non riesco a capire la differenza tra l’essere secondo Severino e Dio. .Non si potrebbe chiamare Dio colui che è?
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