Una delle questioni filosofiche del pensiero contemporaneo è la seguente:
La figura di Dio, o dell’immobile, è incompatibile con il “divenire”, che per l’intero pensiero filosofico di ieri e di oggi è l’evidenza suprema. Detto più chiaramente: se vi è l’immutabile non vi può essere il divenire. Per questo la filosofia contemporanea, soprattutto da Nietzsche in poi, deve dichiarare che “Dio è morto”, perché altrimenti dovrebbe ammettere che il “divenire” non è possibile. Ma se si vuole che il “divenire” ( vocabolo con il quale si indica il passaggio delle cose dall’essere al nulla e viceversa) rimanga la fede suprema dell’Occidente, bisogna dichiarare che “Dio è morto”, cioè bisogna “liberarsi di Dio”.