Vasco Ursini a Amici di Emanuele Severino
19 aprile alle ore 23:01
Concetto di “tempo” nel pensiero di Emanuele Severino
Per Severino l’errore capitale della metafisica, la sua “follia estrema” consiste nel pensare e vivere le cose come niente.
La “non follia” è lo sguardo capace di scorgere ciò che sembra il pensiero più semplice: l”opposizione dell’essere al niente.
Tale opposizione è l’eternità di ogni ente, il destino di ogni essente. Dunque l’essente, per Severino, si colloca “al di fuori dell’illusione del tempo”.
Infatti scrive: “Rivolgendosi al destino dell’essere, la filosofia futura non è il sopraggiungere di ciò che, ancora, è un niente, ma è l”apparire di ciò che è da sempre e per sempre, il pensiero del destino dell’essere. La filosofia futura è quindi l’apparire di un ‘senso del tempo’ – e quindi del passato, del presente e del futuro – essenzialmente diverso da quello che domina lungo la storia dell’Occidente“.
Severino con ciò riconduce l”antitesi Essere-Nulla, caratteristica della metafisica classica, alla più originaria antitesi Eternità-Tempo affermando come “ogni essente (in ogni sua forma) è ed è impossibile che non sia. “Ogni essente è eterno’.
Questo è il destino dell’essente”. Solo l’eterno può divenire nel senso che può svelarsi e nascondersi secondo necessità
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