Stai quasi sempre con me, nel mio pensiero. Ma da quando circola questo maledetto virus, ci sei in continuazione, ci sei sempre.
Ci sei nel mio pensiero, caro Giacomo Leopardi, con tutta la tua opera in versi e in prosa. Il tuo “Zibaldone di pensieri” è per me come il “breviario” per i preti. L’unico problema è che al di là della fisica non si riesce proprio ad andare. Ma la spinta a tentare di andarci non si attenua. La tua “ginestra” rimane il nostro “appiglio” più resistente e ci consola.

“E di queste rivoluzioni e queste vicende e casi del mondo ch’essi(uomini) dicevano non s’accorgeva altri che loro, e tutto il resto delle cose tirava innanzi collo stesso ordine e badava ai fatti suoi, e noi altri per le selve e per li prati e anche in mezzo agli uomini non sapevamo niente che il mondo fosse mutato.”Dialogo di un cavallo e un bue. Che giovane favoloso
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