Vasco Ursini, Rapporto tra metafisica, episteme e destino negli scritti di Emanuele Severino

In quegli scritti, la parola “destino” indica lo stare della verità, cioè l’incontrovertibile nel cui cerchio è accolta la terra e l’isolamento della terra.

L’ “episteme” è invece il tentativo compiuto dal pensiero greco – ma inevitabilmente fallito – di evocare l’assolutamente stante.

Solo al di fuori della fede nel divenire può mostrarsi l’assoluta incontrovertibilita’ del destino. Assoluta incontrovertibilita’, che è però avvolta dalla contraddizione C. Non è di identità assoluta il rapporto tra metafisica e episteme perché nella storia dell’Occidente c’è stata episteme anche là dove non c’è stata metafisica: l’esempio principe di sapere epistemico non metafisico è il “criticismo kantiano”.

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