Vasco Ursini, Molti mi chiedono: “Professore, lei è severiniano?”

Molti mi chiedono: “Professore, lei è severiniano?”.
Rispondo: Non si tratta di essere o non essere severiniano. Si tratta di saper scorgere il luogo della verità.
A tal fine va detto: se a rispondere a tale questione è il mio io empirico, questo io non potrà che dire cose ben lontane dalla verità; se invece, a rispondere è il “mio essere io del destino, allora il pensiero si porrà nella condizione di scorgere il luogo della verità.
Per “verità” intendo la struttura concreta che in concreto mostra la propria immutabilità, nel senso che ogni negazione di essa è autonegazione.

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