Ancora sul “solido nulla”, Vasco Ursini

Cara Grazia Pisegna Pen-name, tento di spiegare ancor meglio l’espressione leopardiana “solido nulla”. Anche quando sono, anche sintanto che sono, le cose sono nulla, perché è un nulla, in esse, la capacità di resistere stabilmente – eternamente – al nulla. Il nulla di tale capacità è ciò su cui si appoggia ogni consistenza e solidità delle cose: “tutto è nulla, solido nulla” (P 85). Ogni solidità è un nulla; ma, essendo l’anima il principio di ogni solidità, il nulla riesce a “soffocare” chi si trova “in mezzo al nulla” e sente che tutto è nulla.
Poiché la solidità delle cose (cioè il loro effimero permanere nell’esistenza) ha come principio il nulla, “tutto è nulla, solido nulla”.
Tutto è “solido nulla” dunque, non perché la materia delle cose (che è il nulla di esse) è eterna, ma perché l’ “essere” dei “modi di essere” della materia (l'”essere” delle cose) non é necessario, ossia è fondato sul nulla.

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