L’Essere va sempre tenuto distinto dall’ente e dunque anche dalla totalità degli enti. Pertanto ridurre l’Essere alla totalità degli enti significa “errare” e tutto ciò che ne può conseguire è un insieme di errori. Significa trasformare l’Essere in altro da sé e dunque reificarlo. Certo cosa sia l’Essere ancora ce lo domandiamo dopo millenni di risposte tutte inadeguate e prive del crisma della incontrovertibilità. Resta tuttavia fuor di dubbio che per cercare di afferrarne il significato occorre trovare una risposta – che abbia il crisma della incontrovertibilità – alla domanda: “Perché c’è dell’essere e non piuttosto il nulla?” Al di fuori di questa cornice si può soltanto essere e rimanere stabilmente nell’errore, lontani dal proposito di afferrare la verità originaria e le altre verità che da essa inevitabilmente scaturiscono.
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