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Goggi qual è la tesi su cui verte il suo volume?
«Al centro del volume sta l’affermazione dell’eternità dell’ente in quanto ente: dire che ogni ente è un eterno significa che non c’è stato un tempo in cui ancora non era e che non ci sarà un tempo in cui non sarà più; il tempo in cui l’ente “non è” è il tempo in cui l’ente, ossia il “non-niente”, è niente, e questa identificazione dei non identici (il “non-niente” e il “niente”) è l’impercorribile assurdo. Nel libro si sostiene la tesi che il discorso di Severino sul senso dell’essere (un discorso estremamente articolato e ricco di sviluppi importanti) si va a poco a poco assestando procedendo in modo fondamentalmente compatto rispetto al nucleo centrale dell’affermazione inaudita dell’eternità dell’ente in quanto ente – e che la “svolta” impressa dalla testimonianza di questa grande luce si traduce in una radicale messa in questione dell’intera storia dell’uomo, caratterizzata dalla persuasione che le cose siano nel tempo e cioè siano un “divenir altro”.
Nel libro si fa vedere che tutte le problematiche teoretiche e storico-teoretiche del discorso di Severino sono attraversate dal tema dominante della verità dell’essere considerata in rapporto alla questione della salvezza che trova la sua grandiosa soluzione negli scritti più recenti.
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Sorgente: La strada per la Salvezza secondo Emanuele Severino