Vasco Ursini spiega il termine severiniano: “infinito”, in Amici di Emanuele Severino | Facebook

Alcuni amici mi chiedono se il termine “infinito” abbia, negli scritti di Emanuele Severino, una connotazione spazio-temporale o solo temporale.

Rispondo che l’ “infinito” di cui parla Severino non ha nulla a che vedere né con l’una né con l’altra connotazione.

Negli scritti di Severino, il termine “infinito” ha un significato ontologico che è diverso dall’uso scientifico che se ne fa, indica la “totalità”: l’infinito è tale perché non lascia alcunché al di fuori di sé; è il Tutto che, al di fuori di sé, lascia solo il nulla, cioè non lascia nulla.

Spero di essere stato chiaro.

da

(3) Amici di Emanuele Severino | Facebook

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