La filosofia, per mostrare in che cosa consista il sapere radicalmente incontrovertibile, si porta alle spalle di ogni altro sapere e quindi esclude di porlo alla propria base. Inconsistente e superflua, dunque, è la filosofia che si fonda sulla scienza – giacché se, così fondandosi, è inconsistente e superflua, allora non è filosofia, ma scienza. Uno degli aspetti più importanti di quel “portarsi alle spalle” di ogni altro sapere riguarda l’esperienza umana del mondo. Non esisterebbe infatti alcun sapere, quindi nemmeno quello scientifico, se il mondo non fosse manifesto, cioè non si mostrasse, non apparisse: non se ne facesse, appunto, esperienza. Certo, la scienza è una continua critica dell’esperienza. Afferma ad esempio che il sole non si muove, come sembra. Ma è necessario che questo sembrare appaia, perché la scienza possa affermare che è illusorio.
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