Nota di Vasco Ursini:
Nel suo volume, Emanuele Severino, Lateran University Press, Roma 2015, Giulio Goggi percorre l’intero sviluppo del discorso filosofico del grande filosofo bresciano dalle prime opere fino a La morte e la terra (Adephi, 2011)
Il volume di Giulio Goggi, intitolato “Emanuele Severino” (Lateran University Press), e presentato il 13 aprile alla Pontificia Università Lateranense, va a sviscerare il pensiero del filosofo. I temi della critica di Severino investono la fede intesa come volontà che il mondo abbia un senso piuttosto che un altro. Intesa in questi termini, la fede costituisce una violenza contro la pluralità irriducibile di tutti gli alternativi sensi possibili del mondo. Ed è contraddittorio anche il messaggio di fede (kérygma) in quanto avvolto dalla persuasione che il mondo sia creato, quindi esca dal nulla e vi faccia ritorno. Severino era arrivato a criticare alla radice la concezione della trascendenza di Dio e i capisaldi del Cristianesimo, che definiva “parte dell’alienazione essenziale dell’Occidente”.
Goggi qual è la tesi su cui verte il suo volume?
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