Glossario delle espressioni chiave della filosofia
di Emanuele Severino
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cerchio dell’apparire del destino: è l’apparire trascendentale in cui appare l’apparire empirico, ossia l’apparire degli essenti particolari.
“Trascendentale” qui non significa l’universale presente in ogni particolare, ma ciò che include in sé ogni apparire empirico. Anche l’apparire è una struttura logico-semantica, cioè una unità non semplice, perché consiste nell’apparire dell’apparire dell’apparire e nell’identità di “logico” e “fenomenologico”. L’apparire è essenzialmente autoapparire, ossia apparire del destino a se stesso, perché non può apparire “a” un destinatario diverso da se stesso. Se lo si intende così, si finisce in un regresso infinito, poiché anche quel termine diverso da sé, a cui l’apparire apparirebbe, dovrebbe “apparire a”, e quell'”a” sarebbe un altro termine che dovrebbe apparire a un luogo diverso da sé, e così via all’infinito. In quanto è coscienza di autocoscienza (apparire dell’apparire dell’apparire) il cerchio dell’apparire del destino è “Io”.
(Il glossario è tratto da: Nicoletta Cusano, Emanuele Severino – Oltre il nichilismo, Morcelliana, Brescia 2011, p. 526).
DA vASCO uRSINI IN (3) Amici di Emanuele Severino