Il rapporto finito-infinito, che poi si declina in termini severiniani nella “dialettica” apparire-eterno, è uno dei nuclei problematici della filosofia di Emanuele Severino, a cui Ritiri Filosofici riserva sempre grande attenzione. In questa contraddizione, evidente anche agli occhi del filosofo bresciano, è collocata l’essenza dell’uomo – come ha mostrato Saverio Mariani negli ultimi due contributi usciti su questa rivista (parte I e parte II). Ma in tale contraddizione è collocata anche l’essenza della verità, poiché la verità è contraddizione, è testimonianza dell’eternità del tutto e della manifestazione parziale di questa.
All’interno di questo dibattito, ripubblichiamo un saggio di Cristina Pagnin uscito originariamente su Filosofia Italiana (Aracne editore), nel volume Neoparmenidismi, curato da Mattia Cardenas e Ambrogio Garofano.
vai al file in formato pdf:
Fai clic per accedere a Pagnin.pdf
…
segue qui
Severino e la destinazione del finito all’infinito | Ritiri Filosofici