Sentiamo e constatiamo di essere eterni, B. Spinoza, Etica, Proposizione XXIII

 

La Mente umana non può andare distrutta totalmente col Corpo, ma di essa resta alcunché, che è eterno.
(B. Spinoza, Etica, Proposizione XXIII)

E’ questa idea che esprime l’essenza del Corpo sotto la specie dell’eternità, un certo modo del pensare, il quale appartiene all’essenza della Mente, e che è necessariamente eterno. Né, tuttavia, può darsi che ci ricordiamo di essere esistiti prima del Corpo, poiché ne si può avere nel Corpo alcuna traccia di quella esistenza, né l’eternità può definirsi nel tempo, né può avere relazione al tempo. Ma nondimeno sentiamo e constatiamo di essere eterni.
(Scolio della precedente Proposizione XXIII)

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