“Ma noi stessi, noi filosofi del presente … possiamo tornare tranquillamente al lavoro che abbiamo interrotto, ai nostri problemi filosofici, alla costruzione della nostra propria filosofia? Possiamo tranquillamente farlo dopo che abbiamo scoperto con certezza che la nostra filosofia, come quella di tutti gli altri filosofi presenti e passati, non avrà che l’effimera esistenza di una giornata nell’ambito della flora filosofica che sempre di nuovo si rinnova e che poi torna a sfiorire?”
(E. Husserl, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, il Saggiatore, Milano 1975, pp. 45-46)