Nonostante le millenarie indagini e riflessioni condotte sull’ “Essere” dagli umani, il mistero originario che lo vela resta impenetrato.
Ridurlo, come fa Severino, all’insieme degli enti significa vederlo come un ente, come l’insieme degli enti. Significa non concepire come essere alcunché al di fuori degli enti. Concepirlo come un “trascendens”, come fa Heidegger, significa dargli il crisma dell” esistere come luce degli enti riaprendo così il capitolo della defunta “metafisica” ricominciando a domandarsi daccapo che cosa esso è.
Le filosofie di Heidegger e Severino, i due giganti del Novecento, stanno a testimoniare, con questa biforcazione della risposta finora data alla domanda “Cosa è l’essere”, proprio questa persistenza dell’originario mistero e la necessità di tentare di dargli una risposta finalmente univoca.