IL DESTINO DELL’ESSERE, citazione da E. Severino, Il muro di pietra, Rizzoli, Milano 2006, pp. 169-170

Domandare perché c'è qualcosa e non invece il niente significa affermare la possibilità che invece della totalità degli essenti, ossia di ciò che (in un modo o nell'altro) esiste, non fosse esistito nulla, e pertanto significa affermare la possibilità che tale totalità sia stata niente e torni ad esserlo. L'affermazione di questo possibilità non è … Leggi tutto IL DESTINO DELL’ESSERE, citazione da E. Severino, Il muro di pietra, Rizzoli, Milano 2006, pp. 169-170

“A partire dall’esser sè dell’ essente (l’essente è eterno quindi è sempre: nel passato, nel presente, nel futuro ) … “, in TESTONI Ines, Il grande libro della morte. Miti e riti dalla preistoria ai cyborg, Il Saggiatore, 2021, citazione dal capitolo 14, Volere l’immortalità, pagina 226

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Vasco Ursini, L’originario mistero dell’ “Essere”

Nonostante le millenarie indagini e riflessioni condotte sull' "Essere" dagli umani, il mistero originario che lo vela resta impenetrato. Ridurlo, come fa Severino, all'insieme degli enti significa vederlo come un ente, come l'insieme degli enti. Significa non concepire come essere alcunché al di fuori degli enti. Concepirlo come un "trascendens", come fa Heidegger, significa dargli … Leggi tutto Vasco Ursini, L’originario mistero dell’ “Essere”

Necessità dell’apparire dell’essere

« Se l'essere non apparisse, l'apparire sarebbe un niente. È dunque necessario che l'essere appaia, e che quindi appaiano quelle determinazioni, il cui apparire è richiesto dall'apparire di ogni cosa. Esse costituiscono lo sfondo di ogni ulteriore manifestazione dell'essere. Le determinazioni, di cui non si sa ancora se appartengano o no allo sfondo, danno luogo … Leggi tutto Necessità dell’apparire dell’essere

Eternità dell’essente tra Parmenide, Platone e Severino, di Alberto Marini, in gruppo FB Amici di Emanuele Severino

- PARMENIDE: (A=essere); (B=essere); (C=essere). Parmenide, per tutelare il principio secondo il quale l’essere è e non può non essere, annulla tutte le determinazioni dell’essere nel non-essere, sì che ciò che appare è solo doxa. Ogni determinazione (A, B, C, etc.) è solo essere, sì che ogni determinazione è irrimediabilmente perduta nella indeterminatezza dell’essere. - PLATONE: … Leggi tutto Eternità dell’essente tra Parmenide, Platone e Severino, di Alberto Marini, in gruppo FB Amici di Emanuele Severino

Daniele GOLDONI, Nella situazione fra essere e non essere, in Le parole dell’Essere. Per Emanuele Severino, a cura di Arnaldo Petterlini, Giorgio Brianese, Giulio Goggi, Bruno Mondadori editore, 2005, pagine 283- 296

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Riflessioni sull’Essere e l’Apparire, in Essenza del nichilismo, pag 105

"Nulla , di ciò che appare, appare così come è nel tutto; e tutto ciò che appare è immutabilmente nel suo concreto dimorare nel tutto. Nemmeno l'apparire, ossia la stessa comprensione astratta dell'essere, appare così come essa dimora nel tutto: la comprensione astratta dell'essere comprende astrattamente anche se medesima: l'apparire - in cui necessariamente l'essere … Leggi tutto Riflessioni sull’Essere e l’Apparire, in Essenza del nichilismo, pag 105

Ma chi siamo veramente noi? … , Emanuele Severino, Oltre l’uomo e oltre Dio, pp. 83-84

Emanuele Severino ci pone la seguente questione:"noi" siamo autenticamente noi stessi - ossia in noi l'esser sé appare nel suo puro esser sé, per ciò che esso è, dunque nel suo non essere avvolto dalla contraddizione - in quanto noi siamo il luogo originario della contraddizione, oppure noi siamo autenticamente, veramente noi stessi là dove, … Leggi tutto Ma chi siamo veramente noi? … , Emanuele Severino, Oltre l’uomo e oltre Dio, pp. 83-84

Alla verità dell’essere appartiene l’opposizione dell’essere e del nulla … , in E. Severino, Ritornare a Parmenide, in Essenza del nichilismo, Adelphi, Milano 1982. p. 37

Alla verità dell'essere appartiene l'opposizione dell'essere e del nulla. Non nel senso che l'essere abbia a premere su qualcosa che gli faccia resistenza, ma nel senso che, quando si dice appunto che nulla resiste all'essere, l'essere lo si pensa nella sua relazione al nulla, e in questa relazione prende significato. La verità originaria dell'essere è … Leggi tutto Alla verità dell’essere appartiene l’opposizione dell’essere e del nulla … , in E. Severino, Ritornare a Parmenide, in Essenza del nichilismo, Adelphi, Milano 1982. p. 37

Paolo De Bernardi, La struttura originaria di E. Severino e la fede hegeliana che la supporta, nel tentativo di fondare l’opposizione dell’essere al nulla. La centralità del cap. IV (pag. 41-59), in CUM–SCIENTIA. PER L’UNITÀ NEL DIALOGO RIVISTA SEMESTRALE DI FILOSOFIA TEORETICA, Aracne editrice, novembre 2020

vai all'autore: Paolo De Bernardi, vai al saggio: La struttura originaria di E. Severino e la fede hegeliana che la supporta, nel tentativo di fondare l’opposizione dell’essere al nulla. La centralità del cap. IV (pag. 41-59)    

Il pensiero che guida l’Occidente non solo afferma, nel proprio inconscio, l’identità dell’essente e del niente …, E. Severino, La buona fede, Rizzoli, Milano 1999, p. 178

Il pensiero che guida l'Occidente non solo afferma, nel proprio inconscio, l'identità dell'essente e del niente - e quindi il pensiero che guida l'Occidente è il nichilismo -, ma crede anche di 'vedere' ciò che invece non è in alcun modo visibile, ossia l'uscire degli essenti dal nulla e il loro ritornarvi. Non si tratta … Leggi tutto Il pensiero che guida l’Occidente non solo afferma, nel proprio inconscio, l’identità dell’essente e del niente …, E. Severino, La buona fede, Rizzoli, Milano 1999, p. 178

La totalità degli enti ha o non ha un inizio?, Emanuele Severino, Intorno al senso del nulla, Adelphi, Milano 2013, pp. 15 – 16

La totalità degli enti ha o non ha un inizio? In una delle sue forme più coerenti il nichilismo (cfr. 'Essenza del nichilismo') pensa che la 'totalità' degli enti abbia un inizio. Avere un inizio significa, per la totalità, avere un "prima". Se non avesse un "prima", se non fosse nel tempo, sarebbe eterna e … Leggi tutto La totalità degli enti ha o non ha un inizio?, Emanuele Severino, Intorno al senso del nulla, Adelphi, Milano 2013, pp. 15 – 16