alcune letture, tratte dai testi di Severino, sui temi della morte e della tecnica, a cura di Gruppo ARS (Attività Ricerche Studi) di CCS-ASES Associazione di Studi Emanuele Severino, 8 gennaio 2024

Di seguito, alcune letture, tratte dai testi di Severino, sui temi della morte e della tecnica. “La morte, intesa come l’evento dove chi muore esce non solo dall’esperienza altrui, ma anche dalla propria e se ne va nel nulla, è qualcosa di abissalmente diverso dalla morte dove chi muore è un eterno che esce dall’esperienza che si ha … Leggi tutto alcune letture, tratte dai testi di Severino, sui temi della morte e della tecnica, a cura di Gruppo ARS (Attività Ricerche Studi) di CCS-ASES Associazione di Studi Emanuele Severino, 8 gennaio 2024

Emanuele Severino, «Mi dico neoparmenideo, per semplificare. In verità, sono l’opposto di Parmenide …

«Mi dico neoparmenideo, per semplificare. In verità, sono l’opposto di Parmenide. In Parmenide, l’Essere è la pura luce, senza considerare i colori. Lui afferma l’eternità della pura luce, mentre il molteplice, il mondo, sono illusione. Io dico che sono eterni, proprio il mondo e la molteplicità. Quello che unisce me e Parmenide, è l’eternità. Tutto … Leggi tutto Emanuele Severino, «Mi dico neoparmenideo, per semplificare. In verità, sono l’opposto di Parmenide …

Cosa significa “stare” ‘oltre’ il nichilismo”, Emanuele Severino, Il mio ricordo degli eterni, Rizzoli, p. 1

Stare 'oltre' il nichilismo significa sapere che "perpetuo" - e ' non' "acquistabile" da una qualche operazione (come l'opera d'arte, o la grazia divina) - non è solo ciò che costituisce l'essenza delle cose, ma 'tutto' ciò che loro appartiene; e che dunque un evento consistente in "coloro ch non sono più" è soltanto il … Leggi tutto Cosa significa “stare” ‘oltre’ il nichilismo”, Emanuele Severino, Il mio ricordo degli eterni, Rizzoli, p. 1

Ancora sul linguaggio, Emanuele Severino, Testimoniando il destino, Adelphi, Milano 2019, pp.24-25

All' 'interno' della totalità dell'interpretare - all'interno cioè dell'isolamento della terra dal destino -, il linguaggio che testimonia la terra isolata contrasta il linguaggio che testimonia il destino. (Un contrasto interno all'isolamento della terra, appunto: da distinguere pertanto dal contrasto tra il destino e tale isolamento. Come si mostra in altri miei scritti (cfr. ad … Leggi tutto Ancora sul linguaggio, Emanuele Severino, Testimoniando il destino, Adelphi, Milano 2019, pp.24-25

sulle «posizioni ultime in generale rispetto alla vita», in Emanuele Severino – “L’intima mano”, pp. 53 – 54

La nostra epoca si trova nell'« impossibilità di conciliare e risolvere l'antagonismo tra le posizioni ultime in generale rispetto alla vita» e nella «necessità di decidere per l'una o per l'altra». Questa affermazione è di Max Weber; ma esprime il punto di vista oggi dominante (esprime cioè la coscienza che la nostra epoca ha per … Leggi tutto sulle «posizioni ultime in generale rispetto alla vita», in Emanuele Severino – “L’intima mano”, pp. 53 – 54

Vasco Ursini: Ecco uno dei passi più sconcertanti del pensiero di Emanuele Severino in cui si afferma che la verità incontrovertibile non è il prodotto di un individuo … (‘Discussioni intorno al senso della verità’, p. 80)

Ecco uno dei passi più sconcertanti del pensiero di Emanuele Severino in cui si afferma che la verità incontrovertibile non è il prodotto di un individuo, cioè non è qualcosa di cui l'individuo sia l'autore, e che ogni "io" della terra isolata, in quanto non è l'apparire del destino della verità non può capire, non … Leggi tutto Vasco Ursini: Ecco uno dei passi più sconcertanti del pensiero di Emanuele Severino in cui si afferma che la verità incontrovertibile non è il prodotto di un individuo … (‘Discussioni intorno al senso della verità’, p. 80)

EMANUELE SEVERINO, L’APPARIRE DELLA MORTE, da: Emanuele Severino, Sul divenire Dialogo con Biagio de Giovanni, Mucchi Editore, Napoli2014, pp. 22-28

Come per tutti i mortali anche per Biagio de Giovanni c'è "qualcosa di ineluttabile" "nella condizione mortale dell'uomo", cioè la morte, "la prova inconfutabile", "l'irrefutabile cogenza" che "l'ente uomo nasce dal nulla e va nel nulla" - con l'inaccettabile risultato che ciò che chiamo 'destino' "si scontra con il fatto che l'uomo muore" (Biagio de … Leggi tutto EMANUELE SEVERINO, L’APPARIRE DELLA MORTE, da: Emanuele Severino, Sul divenire Dialogo con Biagio de Giovanni, Mucchi Editore, Napoli2014, pp. 22-28

“Attendono gli uomini quando sian morti cose che essi non sperano né suppongono”

"Attendono gli uomini quando sian morti cose che essi non sperano né suppongono". Al monito della "notte" di Eraclito rimbomba come un contraccolpo il monito del "giorno" di Severino: attendono gli uomini quando sian "vivi" cose che essi non sperano né suppongono. (Renato Rizzi, La radice delle forme, introduzione a E. Severino, Scuola e tecnica, … Leggi tutto “Attendono gli uomini quando sian morti cose che essi non sperano né suppongono”

La nostalgia dell’uomo, EMANUELE SEVERINO (1929 – 2020), “Dike”, Adelphi, Milano 2015 (prima edizione), Parte Terza, III riguardando il percorso’, 10. ‘La terra che salva’, pp. 362 – 363

“ Da un lato, [il mortale] teme la terra che salva perché vede in essa il non continuar più della vita, cioè della volontà, cioè di sé stesso. E infatti, con l’avvento della terra che salva, la vita è ‹compiuta› e anche se tutto ciò che essa è stata è eternamente conservato essa tuttavia non … Leggi tutto La nostalgia dell’uomo, EMANUELE SEVERINO (1929 – 2020), “Dike”, Adelphi, Milano 2015 (prima edizione), Parte Terza, III riguardando il percorso’, 10. ‘La terra che salva’, pp. 362 – 363

IL DESTINO DELL’ESSERE, citazione da E. Severino, Il muro di pietra, Rizzoli, Milano 2006, pp. 169-170

Domandare perché c'è qualcosa e non invece il niente significa affermare la possibilità che invece della totalità degli essenti, ossia di ciò che (in un modo o nell'altro) esiste, non fosse esistito nulla, e pertanto significa affermare la possibilità che tale totalità sia stata niente e torni ad esserlo. L'affermazione di questo possibilità non è … Leggi tutto IL DESTINO DELL’ESSERE, citazione da E. Severino, Il muro di pietra, Rizzoli, Milano 2006, pp. 169-170

Emanuele Severino, Non “si arriva” alla verità, né essa “arriva all’uomo”, in Verso la “fondazione ulteriore” dell’eternità dell’essente in quanto essente, sta in Dike, Adelphi, Milano 2015, pp. 169-171

Per un primo passo verso ciò che si è incominciato a chiamare "ulteriore fondazione" dell'eternità dell'essente in quanto essente, ci si riferisca a quell'essente che è lo stesso cerchio originario del destino, ossia alla dimensione che si costituisce come struttura originaria del destino della verità. Al destino della verità - alla verità autentica - 'non … Leggi tutto Emanuele Severino, Non “si arriva” alla verità, né essa “arriva all’uomo”, in Verso la “fondazione ulteriore” dell’eternità dell’essente in quanto essente, sta in Dike, Adelphi, Milano 2015, pp. 169-171

ARISTOTELE: “THAUMA”, in E. Severino, Scuola e tecnica, Università degli Studi di Parma, Facoltà di Architettura, 2005, pp. 30-32

Aristotele dice che la filosofia nasce dal 'thauma'. Comunemente si traduce questa antica parola greca con "meraviglia". E si va completamente fuori strada, perché 'thauma', nel suo significato originario significa "terrore", "angosciante stupore". Per che cosa? Per questa nostra esistenza, per la vita in cui ci troviamo e la cui durezza raggiunge tutti e tutti … Leggi tutto ARISTOTELE: “THAUMA”, in E. Severino, Scuola e tecnica, Università degli Studi di Parma, Facoltà di Architettura, 2005, pp. 30-32

NIETZSCHE E IL PASSATO, in E. Severino, “La potenza dell’errare”, pp. 118-120

"Il genio di Nietzsche sta nel rendersi conto che il rapporto tra la creatività dell'uomo e Dio è del tutto analogo al rapporto fra tale creatività e il passato. Come il Dio immoto, imperituro e sazio è immodificabile dalla volontà umana, così il passato si presenta all'uomo come immodificabile dalla sua volontà. Sul passato non … Leggi tutto NIETZSCHE E IL PASSATO, in E. Severino, “La potenza dell’errare”, pp. 118-120

Felicità e verità, in E. Severino, “Essenza del nichilismo”, Adelphi, p. 135

“Proprio perché la 'scienza' ha rinunciato ad essere verità, ogni livello di perfezione e di felicità, cui essa abbia a portare l'uomo, non può essere vissuto che come qualcosa di precario, che si può perdere da un momento all'altro. Quanto più è desiderabile la vita che la τέχνη può realizzare, tanto più insoddisfacente è ogni … Leggi tutto Felicità e verità, in E. Severino, “Essenza del nichilismo”, Adelphi, p. 135

Affermare che la verità appare all’uomo è …, Emanuele Severino in “L’identità del destino”, Milano, Rizzoli, 2009, p. 94

. "Affermare che la verità appare all'uomo è un modo di negare la verità. Perché lo sguardo umano, a cui la verità appare, è uno sguardo che, in quanto distinto dalla verità, è non verità. Dire «la verità appare all'uomo» significa dire «la non verità pensa la verità» - e quindi non può pensare la … Leggi tutto Affermare che la verità appare all’uomo è …, Emanuele Severino in “L’identità del destino”, Milano, Rizzoli, 2009, p. 94

Oggi il pensiero filosofico tende semplicemente a sedersi sulle tombe in cui la grande filosofia del nostro tempo è riuscita a rinchiudere il senso greco-tradizionale della verità e di Dio, E. Severino, Tecnica e architettura, Raffaele Cortina Editore, Milano 2003, pp. 36-38

Oggi il pensiero filosofico tende semplicemente a sedersi sulle tombe in cui la grande filosofia del nostro tempo è riuscita a rinchiudere il senso greco-tradizionale della verità e di Dio. E raramente la grande filosofia del nostro tempo coincide con i pensatori che oggi riempiono gli scritti filosofici. Grande filosofia del nostro tempo è innanzitutto … Leggi tutto Oggi il pensiero filosofico tende semplicemente a sedersi sulle tombe in cui la grande filosofia del nostro tempo è riuscita a rinchiudere il senso greco-tradizionale della verità e di Dio, E. Severino, Tecnica e architettura, Raffaele Cortina Editore, Milano 2003, pp. 36-38

sulla questione se “l’uomo sia libero o no”: Emanuele Severino, Libertà e destino, in Pensieri sul cristianesimo, Rizzoli, 1995, pp. 200-204

da Amici di Emanuele Severino nell'ambito dell'intero pensiero contemporaneo | Facebook Alle molte domande che mi sono pervenute sulla questione se "l'uomo sia libero o no", rispondo con questo illuminante scritto di Emanuele Severino, "Libertà e destino" Sarebbe potuto esistere un mondo più felice, invece di quello che conosciamo? diverso da quello che è esistito? … Leggi tutto sulla questione se “l’uomo sia libero o no”: Emanuele Severino, Libertà e destino, in Pensieri sul cristianesimo, Rizzoli, 1995, pp. 200-204