Il sopraggiungente può apparire solo se il “prima” su cui il sopraggiungente sopraggiunge continua ad apparire quando sopraggiunge il “poi” (altrimenti il “poi” non potrebbe apparire come un “poi”). Ciò significa che il ” prima” appare insieme al “poi”. E la struttura originaria è, in modo formale, l’apparire della totalità del ” prima” e del “poi”, cioè include il tempo, non scorre con esso, sì che esso appare ” tutto insieme” pur mostrando via via essenti diversi, cioè mostrandosi incompiuto. Il tempo di questa incompiutezza è il tempo del contrasto tra il destino e la terra isolata. Col tramonto del contrasto e con l’avvento della terra che salva appare la totalità concreta e il compimento del tempo del contrasto, e ogni “prima” appare insieme a ogni “poi.
(Emanuele Severino, Dike, pag.142, ” Tutto insieme “).