Mentre la cultura contemporanea ritiene che Dio sia qualcosa di eccessivo, un’iperbole che la realtà non può contenere, si tratta invece di comprendere che Dio è “troppo poco”, e cioè è esso stesso l’immagine prodotta da un pensiero tragicamente modesto, arrendevole e disperato di fronte al nulla da cui Dio trae e in cui respinge le cose.
(E. Severino, Pensieri sul cristianesimo, Rizzoli, Milano 1995, p. 253).