In tutta la tradizione occidentale il nulla è visto come la ‘possibilità’ dell’essere – e dunque come qualcosa che non è un nulla assoluto. Ed è visto così perché se il nulla fosse l’impossibilità del suo trasformarsi in essere non ci sarebbe il divenire.
Da ciò già si evince chiaramente che il nulla come possibilità è uno dei modi più significativi in cui si presenta la “Follia del nichilismo”.
Da un lato, il pensiero dell’Occidente pensa il nulla come l’assolutamente nulla da cui l’essere esce; dall’altro lato, invece, per pensare l’uscita dell’essere dal nulla, l’Occidente deve pensare che il nulla è possibilità dell’essere.
Ma pensando che il nulla è possibilità, l’Occidente connota positivamente il nulla facendolo diventare un essente e identifica gli assolutamente opposti, che peraltro, in quanto esso è fede nel divenire, non intende identificare.
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