Ma il guaio è che voi, caro mio, non saprete mai come … Luigi Pirandello (1867-1936), Uno, nessuno e centomila, 1926

“Ma il guaio è che voi, caro mio, non saprete mai come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io, nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto.”

Luigi Pirandello (1867-1936), Uno, nessuno e centomila, 1926

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