Emanuele Severino: “L’Europa è nata vecchia. Il suo destino è segnato dal destino dell’Occidente” – di Antonio Gnoli, in Repubblica.it 19 marzo 2017

“Tutte le grandi figure della storia europea – da Alessandro Magno, passando per l’Impero romano, e via via per il cristianesimo e il cattolicesimo – sono dei tentativi di unificazione. Mostrano la volontà di superare la separatezza delle cose. La stessa filosofia, quando si allontana dal mito, intende indicare un principio unitario. Anche la scienza nasce come volontà di unificazione del mondo fisico. Lo stesso capitalismo intende abbattere le barriere e i confini e porsi come visione globale del mondo”.

Cosa non funziona in questi tentativi?
“Non funziona l’idea che ci possa essere una forma storica così persuasiva e forte da impedire la dissoluzione delle cose del mondo. A un certo punto della storia del pensiero filosofico qualcuno si renderà conto di questa impossibilità”.

Chi?
“Ho usato spesso un’immagine: il “sottosuolo filosofico dell’Occidente”. Un luogo abitato da pochissimi pensatori. Tra questi il nostro Leopardi, Nietzsche, Dostoevskij. Essi mostrano l’impossibilità di ogni eterno, di ogni unità definitiva del mondo”.

tutta l’intervista qui:

Sorgente: Emanuele Severino: “L’Europa è nata vecchia. Il suo destino è segnato dal destino dell’Occidente” – Repubblica.it

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