Si può parlare del “nihil absolutum”?
Secondo Emanuele Severino il ‘nihil absolutum’ non è impensabile e indicibile. Lo si può pensare e se ne può parlare perché
“lo stare al di là di ogni significato è il significato che compete al nulla (‘nihil absolutum’), e il positivo significare del nulla non è una possibilità che sia oggetto di una domanda, ma una necessità. Il nulla non è un luogo in cui tutto potrebbe essere diversamente, ma è il non essere in alcun modo e di alcun luogo. E il positivo significare del nulla appartiene con necessità all’essenza dell’essente”
(Emanuele Severino, Oltrepassare, Adelphi, p. 470).