« La tecnica è la capacità, scientificamente controllata, di produrre e distruggere le cose. In linea di principio, essa considera ormai la stessa totalità delle cose come producibile e distruggibile mediante operazioni scientificamente controllate. Al fondamento del progetto tecnologico del dominio di tutte le cose sta il senso che il pensiero greco ha assegnato alla «cosa»: proporsi la produzione-distruzione scientificamente controllata di tutte le cose significa innanzitutto pensare la «cosa» come ente, ossia come ciò che può uscire e ritornare nel nulla. Il tempo è appunto questo uscire e ritornare nel nulla da parte delle cose. Solo in quanto la «cosa» è pensata come ente, cioè come essere nel tempo, è possibile il dominio tecnico delle cose. La capacità tecnica di produrre e distruggere è infatti la capacità di guidare le cose dal nulla all’essere e dall’essere al nulla. »
Emanuele Severino, “Téchne. Le radici della violenza”