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Negli ultimi anni della sua vita Wittgenstein indagò a lungo e con grande intensità i concetti psicologici – da quello di dolore a quello di pensare –, cercando di esplicitarne e chiarirne l’uso.
A questa indagine dedicò anche alcuni corsi a Cambridge, frequentati da studenti spesso destinati a diventare, a loro volta, filosofi e studiosi di fama. Di uno di questi corsi, l’ultimo che Wittgenstein tenne prima del suo ritiro dall’insegnamento (1946-47), ci sono rimasti gli appunti di Peter T. Geach, Kanti J. Shah e Allan C. Jackson.
Dopo la pubblicazione di quelli di Geach e Shah, oggi pubblicheremo tradotti in italiano gli appunti di Jackson, probabilmente i più analitici ed elaborati. Questi testi introducono il lettore nel “laboratorio filosofico” di Wittgenstein, consentendogli di vedere come egli affrontava interrogativi e problemi tuttora attuali e di verificare come gli allievi reagivano, talora con sconcerto, alle sfide e sollecitazioni del suo pensiero.
