Capire Nietzsche, in Emanuele Severino, L’anello del ritorno, Adelphi, Milano 1999

Non ci si è mai resi conto (a parte qualche spunto, nemmeno nei miei scritti) che anche la dottrina dell’eterno ritorno di tutte le cose ha lo stesso intento della dottrina della morte di Dio: escludere, in nome dell’evidenza della creatività dell’uomo e del divenire, ogni Essere immutabile che, con la sua esistenza, smentirebbe e ridurrebbe a semplice apparenza tale evidenza. Una dottrina dell’eterno ritorno che, lungi dall’essere un corpo estraneo nel pensiero di Nietzsche, appartiene alla voce essenziale dell’Occidente e anzi le aggiunge un timbro di straordinaria potenza. Riguarda il tempo; e propriamente il passato.
(Emanuele Severino, L’anello del ritorno, Adelphi, Milano 1999).

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